Dolore e Amore

Il dolore e l'amore hanno un meccanismo simile, forse identico.

E parlo proprio di una certa azione fisica che si manifesta quando si prova dolore o quando si ama.

Sono come una ruota e su un punto della ruota c'è un chiodo conficcato, ora il chiodo provoca sempre qualcosa, fastidio nel caso del dolore e "batticuore" nel caso dell'amore.

Quando la ruota gira c'è un momento di massima intensità, cioè quando il chiodo batte al suolo spinto dal peso della ruota.

E' quello il momento il cui il mal di testa sembra volerti strappare alla vita con gran spasmo, il momento in cui pensi che magari finisse, anche a costo di morire, perchè è insopportabile, ti toglie il fiato, ti fa maledire tutto e tutti e nulla ha più importanza.

Poi la ruota gira, il chiodo è sempre lì ma pensi che per un attimo hai esagerato, prima o poi passa anche quel dolore che tanto insopportabile non è. Pensi a tutto questo per il tempo del giro successivo della ruota quando il chiodo capita di nuovo sotto e si conficca dentro un altro po.

L'amore come fa?

La stessa ruota che gira placida come per fare una passeggiata, e il chiodo nella ruota.

Quando il chiodo è sotto è quello il momento in cui come prima descritto, ti manca il fiato, dentro al petto c'è un martello che pompa sangue alla testa come se stessi annegando, annaspi per prendere aria, la massima intensità del sentimento si esprime ne più ne meno che "fisicamente".

E pensi che non c'è altro al mondo che vorresti, tenti di fermare la ruota per far si che il chiodo si conficchi con maggior forza, pensando che se finisce tutto sarebbe meglio morire.

E poi la ruota gira, l'intensità diminuisce, il respiro torna regolare, la vita sembra degna di essere vissuta, pensi che per un attimo hai esagerato, al mondo non ci siamo per amare soltanto. Pensi a tutto questo per il tempo del giro successivo della ruota quando il chiodo capita di nuovo sotto e si conficca un altro po.

Il dolore e l'amore fanno così.