mercoledì, febbraio 07, 2007

La sposa


Un giorno, qualche tempo fa, nacque una storia d’amore.
L’amore colpì il cuore di una ragazza, segnando come un solco nel granito la linea che lei avrebbe percorso forse per tutta la sua vita.
Questa storia d’amore si svolge sotto gli occhi di tutti quelli che alle ore 13:20 di ogni giorno passa nella strada dove abito, da quattro o cinque anni ormai.
Lei un giorno si è piazzata lì, con le spalle rivolte alla strada e la faccia verso un cancello chiuso.
All’interno il suo amore.
Lui un ragazzo comune, che in quel cancello lavora nella sua azienda, buona famiglia, rispettabile giovane scapolo, buona posizione economica, bell’aspetto.
Lei aspetta. Ogni giorno.
Non ci sono molte case qui intorno, ci conosciamo tutti in questa via, ma passano da qui tante persone che si spostano tra i paesi limitrofi e tutti, proprio tutti, hanno portato a casa il rompicapo, riempiendo con le personali fantasie il mistero che lascia una giovane donna in amore.
All’inizio era una prostituta, tutti lo dicevano con convinzione. Non era del posto, aveva i capelli tinti di un biondo troppo forte, e una scelta dell’abbigliamento alquanto bizzarra.
Scarpe di vernice rossa abbinate all’ombrello quando piove, calze a fiorellini e cappello, giacca verde acido con borsetta a forma di cuore, stivaletti con il tacco e un fiore tra i capelli.
Ogni mattina lei sceglie con cura il suo abbigliamento, come una sposa.
Questo è un paese di provincia, una prostituta a quell’ora per strada non va bene!
Così ogni tanto le forze dell’ordine passavano da qui a controllare e più di una volta il suo sguardo rivolto sempre e solo a quel cancello ha dovuto volgersi verso guardie in divisa sospettose.
Lei non è una prostituta e non c’è una legge che faccia dormire sonni tranquilli il ragazzo comune, e la sua famiglia, non c’è una legge che impedisca a un essere umano di scegliere ogni giorno di uscire di casa, amare qualcuno dietro un cancello che ti disprezza, che chiama le polizia per sbarazzarti di te, che manda ambasciatori a pregarti di andartene e cancellare ogni speranza, che esce da quel cancello sottobraccio con una fidanzata (una vera, non una squilibrata…).
Così nessuno può impedire questo amore.
Ogni tanto lei piange, ma quasi sempre ha sul volto un espressione triste, tutti quelli che passano di lì rallentano e la guardano e lei mai e mai ricambia uno sguardo, la si vede quindi quasi sempre di spalle o di profilo, la faccia verso il ragazzo comune, dietro il cancello….

4 Commenti:

Anonymous Anonimo ha detto...

Terry questa storia e' bellissima... Un bacio e buona notte emy

venerdì, 16 febbraio, 2007  
Blogger teresa ha detto...

o miracolo!!!!!!
qualcuno ancora legge il mio blog!
grazie emy poi se passi dalle mie parti te la faccio conoscere...

venerdì, 16 febbraio, 2007  
Anonymous Anonimo ha detto...

Tesoro io lo leggo sempre il tuo blog e' solo che sto un po' incasinata sapessi che mi sta succedendo! Il boulevard mi vuole li' full time. Il salario e' lo stesso... Ma ovviamente sono spaventata e ci sto pensando... al lavoro mi uccidono. Non posso usare internet e quando torno a casa sto troppo male per scrivere, pero' leggo! Cia' pezzerella! Emy

sabato, 17 febbraio, 2007  
Blogger teresa ha detto...

é la legge di murphin.... nessun lavoro o due!

sabato, 17 febbraio, 2007  

Posta un commento

Iscriviti a Commenti sul post [Atom]

<< Home page